Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato la revisione della Direttiva Quadro Rifiuti, estendendo l'obbligo di Responsabilità Estesa del Produttore (#EPR) anche al settore tessile. Questa normativa impone a produttori e venditori, inclusi quelli extra-UE, di finanziare la raccolta, la selezione e il riciclo dei prodotti immessi sul mercato. I regimi nazionali dovranno essere operativi entro il 2028
Per l'Italia, secondo esportatore europeo nel settore tessile, questa direttiva rappresenta sia una sfida che un'opportunità. In particolare, il distretto tessile pratese, uno dei più rilevanti a livello europeo, dovrà affrontare significativi cambiamenti. Secondo Confindustria Toscana Nord, sono a rischio circa 1.500 imprese e 10.000 posti di lavoro, soprattutto nel settore artigiano, a causa delle nuove normative europee che regolano l'economia circolare
Tuttavia, questa normativa può anche fungere da catalizzatore per un rinnovamento del distretto, incentivando l'adozione di pratiche più sostenibili e innovative. Il distretto pratese ha già avviato iniziative per coniugare competitività e sostenibilità, mirando a diventare un modello per le politiche europee sul tessile riciclato.
Per ulteriori dettagli sulla normativa e sulle sue implicazioni, è possibile consultare il comunicato ufficiale del Parlamento Europeo